extraferretti   Leave a comment

ho centrato il problema, l’efexor, nella sua assenza mi ha portato, con una esplosione mitocondriale(!), ad avere più sinapsi nell’emisfero destro, quindi tendo ad essere più preciso nella cura della forma che della sostanza, ed infatti il contenuto dei miei post rimane tassativamente nel mio emisfero sinistro, senza ombra di dubbio, nonostante i tuoi sforzi per cercare di giungere al senso inte(n)so della cosa che io scrivo, la cosa che io scrivo ha un senso a se stante in quanto (a)essenza e concetto privo di radici e strascichi descrittivo-semantici, la mia cosa è,
guarda la mia cosa nella casa,
apri la porta e nasa,
senti l’odore della fesa
di tacchino, putrefatta,
sfatta e offesa
suonano alla porta è il prete
della chiesa apri, ridi
sputagli un’offesa
mio nonno per molto meno è stato fucilato
esco vado
in piazza e mangio un gelato
me lo butto
addosso
no non posso
non l’ho fatto a posto
mi giro vedo il cane,
mi compro il pane
cado per terra
è scoppiata la guerra
sono bianco e tu sei nero
non è vero
sono brutto e tu sei bello
ti taglio l’uccello
per l’invidia
del pene,
di cui Freud parlava
e mia mamma cantava
ed
cciuuuu!!!
e quindi non è quello che tu cerchi di capire che sia, in quanto tu non sei. I concetti fini a se stessi galleggiano s’un substrato ectoplasmico di dubbia origine. Non cercare, non c’è nulla da trovare. Poi è sera.

Ora vado e mi compro un pacchetto di camel lights, poi lo butto nel cassonetto. Poi mi butto pure io, e non perchè non ne posso più o nella speranza che passi il camion della nettezza con la trivellona trinciatutto e mi trinci come un pollo putrefatto, o perchè ho avuto una delusione sentimentale, o perchè non sopporto più la presenza dei miei vicini di casa, o perchè odio la vita ed il mio cane, ma perchè….

giovanni perdonami, io ti voglio bene ma… la tua ultima formazione è proprio un pianto, cercavo d’usare delle allegorie per giungere a dirtelo ma, alla fine ho preso il verso giusto, erano belli i tempi dell’emilia paranoica, un ricordo è bello quando resta tale, quando ce lo dimentichiamo. Cercherò di dimenticarti.

Posted May 5, 2007 by werewolf350 in arti marziane, sentimentalismi

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