quando esprimo "sovrapensiero" dei concetti "particolari" in pubblico, magari in coda alla cassa, tipo:
l’80 % dell’umanità è cacca…
siamo in troppi!
odio la gente ma amo l’uomo(del pane se mi da il pane prima di te)
l’italiano medio legge meno di un libro l’anno…
fatemi passare avanti, sono un intellettuale!!!!
certo che il mettersi d’impegno tutti i santi sabati per
venir all’ipercoop tutti insieme conferma
la mia teoria dell’80%(cacca)
(io sarei l’eccezione insignificante che conferma la regola)
c’è poi sempre qualcuno che a proposito o a sproposito s’impettisce ed esprime dei punti di vista gratuiti, per altro, non richiesti, tipo:
io non faccio parte dell’80% sarai tu! che..
io non faccio parte dell’80% sarai tu! che..
sarò io! cosa!!?
…
confermando implicitamente l’appartenenza alla sottospecie "cacca"..
tu sei l’80%!
no.. io sono la cacca!
…
noooo!! la cacca sono io!! tuuuu…
ah ah ah ah ah!! è vero, su questo hai ragione ed io torto.
ah! hai visto! con noi non ce l’avrai sempre vinta!!
va bene credo che ora me ne andrò…
aspetta!!
qualcosa mi sfugge..
aspetta un attimo..
qualcosa mi sfugge..
aspetta un attimo..
mi spiace ho il minestrone sul fuoco
ma cioè
volevo dire ho
vinto io?
volevo dire ho
vinto io?
si.
questo banale alterco, esempio di "atteggiamenti ammutinanti", sottolinea l’appartenenza dell’attore giallo alla categoria "80% cacca", di cui spesso parlo nei miei seminari alla "Sorbona" di Imola e di cui l’80% dei (miei) lettori fa parte.
credo che ora me ne andrò…
Ho il minestrone sul fuoco. Ma mangio solo quello? Sì, sono stitica. Incoerente per una cacca. Davvero!
soffro della sindrome di matusalemme
ma t’amo ancora,
come una volta
(anzi 2)