poetiche (funambulatorio)(siete vani)   4 comments


non mi
rappresento
una minchia
un volto,
un’impressione,
un abstract…
ma,
la volgarità mi è
aliena…
hahahahahahahahahahah

hahahaha(!)lle 3.44 è
troppo tardi per comprare
una bottiglia?
(si, a Bologna)
(meditiamo)
il mio vanto e condanna?
rendere felici
persone tristi
ma…

alcy

ciò implica io abbia un ottimo rapporto col mio
super io
inutile lo sforzo
 per dimostrare qualcosa(di bbuono) a me
medesimo
gesasdfx6

(potrei anche farmi Ladoccia ora
ed uscire
oppure
uscire senza farmela…
trovo sempre
fuori
 qualcuna
pre-disposta ad una sveltina)

4 responses to “poetiche (funambulatorio)(siete vani)

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  1. Se la prossima volta te la prepari in casa non hai bisogno di uscire.

    al limite potevi chiamarmi (a gran voce)
    te la portavo io

  2. Primo: che intendi con “secondo” cazzo confuso???
    Secondo: che cazzo vuoi dire con politicamente corretta??
    E poi… leggendo solo un paio di post tuoi non mi pare che tu sia molto lontano dall’idea di uomo che intendevo io!!!!

  3. che il primo(ed unico) “cazzo” sei te stessa, che ti “cali” autonomamente nelle vesti del “mestiere” “messianico-messalinico” del bocca-figa,
    il fatto che il “tuo” uomo va a mignotte non necessariamente dovrà evocare una sorta di reazione competitiva tra “colleghe”, la proprietà tra individui, amanti, amici è un infantile utopia, esiste l’individuo che agisce. Se tu agisci in funzione dell’individuo(il puttaniere) espliciti la mancanza di un individualità, sei una protesi del cazzo del “tuo” uomo, sei un oggetto.
    il resto sono chiacchiere e,
    distintivo.
    “Fica”.

  4. ma che cosa voleva portami la spiqquera?

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