sacche sociali   12 comments

deposito di larve unane

spleender è una mazza da baseball (in legno di abete) infilata su per il culo.
da qui, la forsennata corsa più, ahimè, del gentil sesso ad accaparrarsi un blogghe(ma anche il maschietto non disdegna la freudiana perlustrazione anale)
il tappabuchi virtuale, la verga vibrante che ti rammenta quanto vuoto c’è da riempire…
la solita questione che si perde nella notte dei tempi… qualità o quantità?
la bilancia come al solito pare protendere più per la seconda… come mai, perbacco, perchè e chissà!

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l’infante spleendere mi boicotta rendendomi invisibile… quasi come "l’uomo senza ombra" o meglio "Predator"(invisibile ma te fa il culo a ombrello se permetti…) ha ormai intrapreso un percorso totalitario, e non accetta le critiche che gli vengono mosse dagli intellettuali che in massa migrano su altre piattaforme; lasciando spazio ai segaioli(gloriosa stirpe!) le baldracche(altrettanto!) gli erotomani, i petomani, le grafomani gravide, le isteriche autografe, gli eunuchi autoctoni, i misuratori di cazzi col cm, i bevitori di pepsicola, o di birra analcolica… gli orgasmatori seriali a salve… cioè lei poveretta(la grafomane gravida) dopo tutto quel lavoretto che t’ha fatto s’aspettava l’eruzione vulcanica un torrente lavico anestetizzante nel quale annegare le frustrazioni dell’inutilità avida dell’esistenza… e lui da par suo l’eunuco autoctono, si è fatto castrare dal lavoro, dalla macchina nuova dalle mignottone slave che va a trovare la sera(che cazzo te lo sei comprato a fare il suv sennò?) e si sente frustrato quando vede sua moglie incinta e fa un 2 + 2 pensando che il suo seme è rimasto nel cassetto della scrivania, nel cappuccio della Swetlana di turno, sul parabrezza del suv… ma allora com’è che questa resta.. incinta?
E’ il momento propizio per aprire un blog, lei per i suoi, lui pure… (non vi dico cosa).
Gente di spleender… outsiders(dd’a domenica). La messa è finita; andate in pace.
io
non morirò mai.

i proletari mi riconoscono per strada!!!

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12 responses to “sacche sociali

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  1. Ed io di che razza sono? idrossibenzoato di metile – E tu di che razza sei? sodio oxibato

  2. be se sei qui da così poco e già ti senti nella tribù direi che sei: spritz alle 20 di sera all’aperitivo presenzialista decadente e decaduto del centro.

    splinder è una piattaforma non un ideale, ed anche all’interno comunque di un eventuale partigianeria o di una cooperativa come di una dottrina ognuno ha la sua individualità se la vuole, vedi i vangeli apocrifi, parlano sempre di Cristo ma sono fuori dal coro(isolati)(individuali)…
    non siamo una razza signorina,
    noi siamo specie.
    buona notte.

    (e fai meno la spocchiosa)

  3. Ahahahah…spocchiosa mi piace, e piu’ che uno spriz direi un pirlo…nn amo i partigianismi veneti. Notte a te ….Il nonnismo imperversa anche sulle piattaforme.

  4. fraintendi spocchiosa, “se” ti senti nella tribù ne consegue lo spritz.. è una tribù nella quale io non sono, occupo uno spazio gratuito che casualmente è su splinder, il nonnismo è, era e non so se ancora sia,(data la morte della leva obbligatoria) un fenomeno degradante, per chi lo attua e per chi lo subisce, è figlio solitamente di realtà brutali come la caverna, la caserma, la palestra, dimensioni equipollenti dove alcuni riducono il proprio essere umani ai minimi termini, non avendo altri strumenti per far valere eventuali punti di vista nella fattispecie inesistenti o larvati. Io ho invece troppa virtù, troppa coscienza, e con te, ed in genere con le menti, mi confronto nell’esercizio della dialettica, che può anzi deve essere polemica, altrimenti è senza spessore, come il balbettare di due infermi amanti che si dichiarano, ridondanti, le stesse melense chiacchiere pre amplesso, che diventano stagnanti, rivoltanti addirittura nel post coitus, ma io e te (ancora) non ci amiamo, ringraziando dio si può dunque gestire una certa lucidità oratoria ed intellettuale.
    Mettiamola a frutto.

  5. Oratoria intellettuale?

    !!!!Non siamo noi quando parliamo, ma è il linguaggio che parla per noi!!!
    “Il linguaggio tende a formare i nostri pensieri” Edward Sapir
    Siamo schiavi dei Simboli, dei Segni, e in realtà non esistiamo veramente.
    Pronuncia un parola, in quell’istante, tu sai cosa vuoi dire: un istante dopo non lo sai più. Così il significato del testo è una cosa che percepisci, si, ma nella forma aerea di una sparizione….
    Diventi quelle parole, e quelle non sono più parole, ma voce, e suono che accade diventa Ciò-che-accade, e dunque tutto, e il resto non è più niente.
    Piu’ Niente.

    La Spo-Chhiosa 😉

  6. è vero che non siamo noi a parlare ma siamo parlati(tutto ciò in senso molto lato, e teatrale!), ma il medium, che è il messaggio in questo caso il corpo parlante dunque la tua mente, ha coscienza di se, a differenza di un tv che ha decretato e sconvolto molto più della bomba H ma è un elettrodomestico senza vita, così il pc e così la rete, c’è da ricordare però che vi è sempre un incipit ed una conclusione per ogni cosa, questo prevede che alcuni sono parlati, altri parlano, poi grazie a dio la smettono…

    poi se volete fare della metafisica, tu ed Edward Flinston accomodatevi, ma la scientificità fenomenica però del tuo/suo vaneggiare sarà “forse” teatrale nel senso del tendone della struttura, dell’architettura linguistica che lo contiene non certamente come “macchina attoriale”, la tua sparata ha un suo habitat da settimana enigmistica da rebus oracolesco, che si accompagna facilmente ad una barzelletta od un pernacchio guittesco.

    venghino siori!! venghino!!
    il circo è un luogo affascinante,
    ed ha molto a che fare con il teatro, con il corpo e l’annullamento, lo scorrere e l’osceno più di quanto tu creda, spocchiotta citazionista in calcio d’angolo…

  7. Gia’ e’ vero…sono una spocchiosa citazionista da settimana enigmistica, sono una figlia di questi tempi, avversi e perversi grazie ai quali passo il mio non-tempo, davanti al fascino della rete a flirtare con pseudo uomini ammogliati o non, per colmare chissa’ quale non-vuoto interiore o piu’ terra terra qualche antro del piacere. Non ho ideali, ogni giorno mi accodo ad una tendenza diversa sperando sia la volta buona….
    Sono una stolta, conosco poco nulla di filosofia, sociologia, economia, non parliamo di politica.
    Passo il mio tempo libero guardando nel vuoto.Infondo perche’ riempirlo se è libero?
    Questa sono io, dipinta da te che mai hai camminato nei miei mocassini…
    Rimango perplessa da chi giudica, da chi si pone in avversione nei confronti di tutto, ma anche questo e’ tipicamente figlio della nostra epoca.
    Ognuno e’ libero d’essere cio’ che è..odio la polemica e amo lo scambio che accresce, e mi insegna perche’ ho ancora molto da imparare.
    A questo punto avrai trovato mille virgole da ribattere…
    Vado, dato che non posso essere cio’ che vorrei, a guadagnarmi la pagnotta… 🙂
    Buonaser..

  8. cazzi tuoi.
    agguerrisciti,
    la cultura è droga
    ed arsenale.
    oltre al prosecco
    (a me vietato
    perchè do di matto).
    buon lavoro.

  9. poi; non ho mai parlato di “oratoria intellettuale”, non revisionarmi ho un 8 cilindri in piena forma nella capoccia supportato da additivi chimici (serotonina e noradrenalina) imposti per legge(rmi), tanto meno l’ho buttata sul personale, giudicando per farti male o che ne so(nun fa la vittima che non attacca);
    sono caustico,
    pungente,
    sanguigno,
    collerico,
    nevrastenico
    ma leale, e
    comunque non vedo in te un avversario. E la polemica è il motore della dialettica quindi scambio a go-go.
    Se il mio agere ti offende chiedo scusa, e ti consiglio di passare oltre, sorpassami, neutralizzami con l’indifferenza.
    c’è tanta gente interessante qui su spleeeender, a parte i miei sproloqui dissacratori e provocatori, atti a creare quella genuina polemica di cui sopra, a destare le menti.
    la strada la conosci, e tanto per puntualizzare io non sono uno “pseudouomo”(a proposito di chi giudica) non sono ammogliato e “non sono” in genere, se tu sei qualcosa, qualcuno; ti consiglio un tuo simile.
    io “appaio” una chimera(a proposito di specie).
    prosit.

  10. Perche’ due risposte nn potevi scrivere tutto in una?….sembra ua scenetta in cui due si incazzano , quello che urla cambia stanza e poi ritorna li…. Uhm..:)

  11. perchè io sono pigro “le risposte” le do a rate ma…
    a tasso 0.
    fammi vedere la busta paga…

  12. 😉 In nero rigorosamente in nero…

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