Archive for February 2012

piatteza on piano   2 comments

non – sono ancora iscritto in questa piatta forma proletaria di enigmistica letteraria…rodari

…parente handy del settimanale, più letto, fatto finta di, nella strategia dell’ultima spiaggia(in treno, ombrellone, ambulatorio, prima di mollare il boyfriend)…
Che qualcuno scriva un post che poi a casa con calma unendo i puntini mi esce fuori un concetto ahahah… giornalai compresi.
Ho già ricevuto 1,5 minacce di querela preventiva per stalking (quanti danni che fanno le pubblicità regresso) da una poveretta grafomane che crede io la voglia sottomettere:

slave fai fare il master a tuo marito, ma

in psicanalisi così ti cura, e poi te molla, guarire è troppo equivocabile x voi.

sono stato bannato da 1 blog di satira giornalistica(per carità un controsenso in termini).
ed una (in generale le donne che fanno qualcosa di, non frivolo[etimologia please?], attinente al pragmatismo dell’ossessivo maschio sono… isteriche) mi ha detto che sono un brutto, gay, represso…
…tutti(ed io non sono tale) i gay son repressi(tranne forse qualche trans bellissimo) altrimenti sarebbero normali(e non farebbero alta moda)… ne capisci di psicanalisi?(e non psicoterapia per carità bbastaaa!) e allora che parli a fffà!?

Volkspress… sei una grossa delusione d’altrone… ho sempre sostenuto che i possessori “piloti”(ahahah) della macchi(n)a del popolo tedesco fossero degli “audisti” falliti(non parliamo delle “audiste” meglio buttarsi direttamnete sotto un tram[guidato da un gatto!])… come se poi un giorno magicamente quando da pecora dall’anale predisposto, ti ritrovassi colmo di danari i quali tramutassero nel cazzuto lupo(poco ci vuole, l’argent fait la guerre!) che ti fa il culo frangibile quotidie(a te a tua moglie e a quella del gatto)..
l’approdare ad una delle macchine del Wolf anziche volgare volks, la tua genia cromosomica, sperante(dal concetto di pietas cattocomunista), devierebbe verso la specie superiore cappottandosi o confrontandoti direttamente col platano, cocainimistico SUV, schiacciato inerme dalla forza di gravità che non conosce portafogli, camion ed ammortizzatori.. crisi maniacali(o il contrario depressivo) busta paga dipendenti…eeeee cromosomi.

VolfWaghen sono uno strumento di selezione di massa, così come il Volkspress ed il bourbon.

vi leggo!   😉
(ho notato tra l’altro che c’è un “poster” cioè

addetto a mettere in evidenza… etc etc
senza considerare orario, day etc;
lo pagate.

 

 

 

mi troverò bene!

 

 

 

 

 

 

t’amo   Leave a comment

 

 

corpo;

di fatto

menti…

 
tra le gambe un cosmo…

penzola in-sondabile psyché

gocciolante inconsapevolezze che

non meriti

 

ed io..!!?

 

non posso più,

permettermi.

 

 

 

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l’evoluzione non è per tutte/i   5 comments

la scienza evoluzionistica ci dice che nella scimmia, sottospecie antropoidae, umana(che si caratterizza e differenzia per un’intelligenza superiore); altezza(statura) e lunghezza del pene sono direttamente influenzati dalla richiesta di centimetri che viene dall’altro sesso(e non dal benessere), più che da un’evoluzione naturale che penda verso le dimensioni(non del volume cranico ch’è invariato da migliaia di anni). Infatti nelle altre grandi scimmie; gorilla e scimpanzè(si suppone; meno intelligenti) nonostante l’avvicendarsi delle ere(secoli e millenni), la lunghezza del pene è standard(sempre la medesima), piccolo, rispetto all’uomo, stesso dicasi per la statura…

 

Ci si aspetterebbero da un’intelligenza superiore richieste più organiche che evadessero il ristretto ambito della ludica aritmetica dominio semplicistico di menti primordiali.

 

 

 

ALTEZZA E’ MEZZA BASSEZZA.

 

 

 

estremita tattili   Leave a comment

una volta
ho cercato di
capire poi..

 

sono morto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mi masturbo

ma non vengo!

 

 

annegati   2 comments

bevi troppo! m’ha detto la zingara annegata di vodka, mentre suo figlio di 9 anni mi rovistava le tasche del cappotto… con l’altra mano carezzava il cane. “Sono vuote!” gli ho fatto mentre tiravo un sorso dalla bottiglia della tzigana… allora mi fa la donna, “vieni dietro a me che ti faccio contento!”… si ma dove andiamo? poi mi sono svegliato ed ero nella vasca da bagno della vicina di casa odiata per via delle sue elucubrazioni sulle impronte dei cani sulle scale del condominio, quando mi son ripreso ho cercato d’uscire dalla vasca ma lei con un bacile pieno di piombo(ma che braccia hai?) mi ha ricacciato giù nell’acqua, gridando “v’a lavurer terun!!(sott’acqua!), poi mi son fatto coraggio e mi son ri-svegliato sul letto della terzopianista barista che tradisce il suo fresco di nomina finanzato con uno dei tanti pianisti, mi ha accappatoiato nella doccia e spinto a calci a piano terra dove i miei cani abituati alla carne cruda han cercato di abituarmi a mangiare galline morte(che tte credevi!!!) ed io per terra a fingere di sbranare un ex pollo(dopo tutto il da fare fingere mica poi tanto..)
ANALISI.

human latitude   7 comments

 

 

la pietà è per chi non ha speranza

la speranza per chi non ha pietà.

 

 

 

 

transitorieta della vita   4 comments

questo blog è morto, così come splinder la piattaforma che lo ospitava, continuare oggi a scriverci o scriverne è un nonsense senza fascino alcuno, così come tutti gli altri cadaveri traslati sulle altre piattaforme pro-muoveranno, continueranno la loro attività di comarato(le comari) s’un altro balcone, barcone, baraccone di contenuti esuli di forma e significato, benchè significanti la pochezza del nulla cosmico che ci assale quando di fronte ad una rigida tastiera ci sentiamo nevroticamente  “autori”, copywriter, nevrasteniche comparse di una commedia avvilita consumata tutta nell’infradita della pantofola scalcagnata di una vita aimè troppo trita e ritrita, immaginarsi sul palco a fronte dell’orchestra sembra terapeutico per la maestra, la signorina, l’ostetrica, la barista, la ciofecona menefreghista il baldo giovane e l’artista di un’arte sopraffina ma così fina che non s’è vista. Così parlò BellaVista.