Archive for the ‘aito’ Category

è state   Leave a comment

o del mio cuor a pezzi(?)

2 estati.
o 4..
l'agosto è sempre una costante.
dopo il luglio,
e poi..
settembre o quell'altro; ottombre, novubre,
uno vale l'altro, davanti all'immanente immensità del mio trascendere,

toc toc, chi è? io..
prego, avanti! ricominciamo.

bambina (mal) progredita
come nessuno rechi in te 'l marchio,
origine, le tue vestigia tribali, brutali
tra le gambe, il ricordo, rifugio, che ci riparò
arcaico da fulmini di dei molesti.
La caverna.

unta e bisunta.

nuda non ti sporger
nello scorgerti del porger
lesta l'altra chiappa,
quella bella;
sicchè favella non ci dica
della tua muta fica
lo strombazzar d'intenti tra le dita
io! che non ti sento; non vedo
che lo struggere del tempo
che della giovinezza tua
così preziosa fa
granelli per il vento
e ciò ch'è per lo specchio ora
tra un minuto secondino
violentato addiverrà,
scardinato via dal…
silenzio momento,
non mento!
 

omo ridenz

Matteo 7:2   6 comments

because the way that you judge others
will be the way that you will be judged,
and you will be evaluated by the standard
with which you evaluate others.

perché col giudizio con cui giudicate
sarete giudicati, e con la misura
con la quale misurate sarete misurati.

ed io vi giudico con il metodo
con il quale giudico me stesso
e devo esser giudicato, al di sopra
di qualsiasi magnanimità divina
io mi torturo, supero il corpo
lo stupro per estorcerne agonizzante
la falsa confessione d’essere umano:
un lamento irriproducibile
inascoltabile, inesistente; l’arte.
Chi, quale essere terrestre potrebbe mai
anelare il giudicarmi
ci avesse provato nel presente
futuro o passato
a mia insaputa non è dato
di sapere quali fattezze
abbia avuto o avrà; lo scellerato
d’umano,
l’
extra terrestre accelerato
o dio inve(r)te(b)rato.

smile rimbarz nero.gif

e come un verme schiacciami
ma non come vivo giudicami
perchè del fare umano non
sei fiero ne tanto meno della bestia
che non ha pensiero ne pietà alcuna
e segue l’istinto come vuol la legge
di natura.
Quella stessa madre che v’ha reso
tutti uguali e che vi fece schiavi condannati
a morire ed a ripetere perpetui la stessa agonia
per l’eternità.
La vita non è un dono
ma
una punizione…
nascere e far nascere è illusione
ancestrale speranza di vita eterna,
che non fa che confermare invece
ad ogni bestiale vagito del neonato
il rintocco del tempo cadenzato
che guida a ritmo del cuore, dell’amore,
tam tam rituale,
metronomo del sacrificio,
il ballo tribale
nell’inesorabile abbraccio
mortale.

terra eri e terra
ritornerai.

saludos1if8.gif

sono solo un mostro, non averne paura   4 comments

(al maledetto, maledetto, maledetto me stesso)

lo ammetto, sono schizofrenico:
quando bevo si attua lo sdoppiamento stevensoniano ed attacco il primo capro(o capra) espiatorio che passa per la testa, non ho, bersaglio, un odio particolare, singolare, ma un’ affettività plurale, molteplice, per il genere umano, per la natura dell’uomo, così lontana dalla mia, che si manifesta, catalizzandosi a "caos" s’una donna, uomo, cane o vegetale che ho amato(non nel vile senso sessuale), una, per tutte, matrioska, continente d’individualità, pretesti, allucinazioni.

l’unica "assenza" che m’ossessiona è
Remeron
l’unica femmina

è
lei
luna_piena1

la mano armoniosa dei millenni
l’ha resa tonda; feconda
di quelle virtù sensuali
che mai avrà
alcuna donna.
(Remeron Remerotti)

La luna di Laforgue
(non una luna qualunque)
.


"non trovo altro diletto per passare il tempo se non di guatare l’ombra mia nel sole e intesser variazioni sulla mia deformità."
Michelangelo Florio (in arte William Shakespeare)

detto tra noi; vile"not set"; sei venuta a trovarmi sei volte,
non credi io sappia che sei tu?
credi abbia bisogno d’indirizzi IP per capir chi è nello specifico,
l’ognuno, che viene a spiarmi?
Non comprendi,
questo è il (tuo) dilemma,
che sono mente eletta (capretta):
posso scorgerti ovunque, vigliacca marionetta.
Così come tutte le tue colleghe/i,
comparse della vita (a voi) incomprensibile
flusso, d’un secolo, del quale percepite solo
il presente in mappa
di pappa e cacca.
il codice binario me fa ‘na pippa..

vivo il mio tempo in presa diretta
tu/voi
in presa per culo (che disdetta!).

l’Italia, e specialmente il centro sud della stessa, è la culla della civiltà, della cultura occidentale.
Prendetene atto cavernicoli padani, e nordeuropei  in toto. Vi abbiamo insegnato a parlare l’inglese.
L’inglese scritto, non lo slang della borgata celtica analfabeta, è opera di un italiano, basta solo considerare quanto latino è conservato nell’idioma. e baffanculo ai tedeschi che comunque sempre là tendono od dipendono; da chi gli ha insegnato a parlare, l’evoluzioni, personalizzazioni, aggressioni linguistiche barbariche nazionalistiche si sono manifestate in toto nell’ultimo conflitto mondiale, con ovvie ed evidenti de-cadenze latine, sia nella struttura linguistica che in quella res publica nazi-fascista che si rifaceva svergognatamente all’impero romano dell’anno 27 a.C. ai tempi dell’imperatore Giulio Cesare Ottaviano… il primo Kaiser della storia.

William Shakespeare è made in Italy,

quando noi dibattevamo tematiche sul diritto costituzionale, e legiferavamo sulla repubblica, costruivamo acquedotti, voi non avevate un alfabeto.

La mente è sempre nel posto più caldo(sud), in quello più freddo(nord) ci sono i coglioni(per refrigerare lo sperma; è biologia elementare, non demagogia da urlatore di piazza.)

post scriptum decontestualizzato
(la lingua batte dove picchian le [parole] matte)

sei così effimera da farti ossessionare da una persona fisica inesistente, una comparsa virtuale(purtroppo virtuosa); io nella fattispecie; protagonista di 2 scopate e d’insostenibili, telefoniche, bollette salate, quando la tua principale preoccupazione dovresti essere te stessa (e quel semi uo(m)vo che hai sposato ah ah ah, basterebbe questa consuetudine istituzionale archetipica a descriverti nell’asservimento fisiologico verso una realtà brutale, bigotta, campagnola e provinciale che ti governa in toto); ti circondi di falliti; maschere tragiche, di "figurine" per tenere in apnea, confondere in scena il protagonista,
sommozzatore fognario magistrale,
autologo fallimento di donna
priva; quale sei,
dell’essere tale:
madre
.(seguo solo il tuo elementare, ragionamento biologico, che muove le gesta della donna: la(illusoria) ripopolazione fisica di un pianeta metafisico(il tuo significato sulla terra, la tua mente disabitata), solo voi avete la mostruosa possibilità di materializzare le frustrazioni, i fallimenti, la vacuità della vita; in un essere vivente: un bambino(che date le premesse sarà un aberrazione, un capro espiatorio, colpevole solo d’avervi avuto in madre); Freud docet,
non per niente l’autore del "mostro"
Frankenstein, protagonista del romanzo "Frankenstein, or The Modern Prometheus", fu (Mary Shelley) una donna…)
ammesso che un essere umano pensante possa
esaurirsi nella riproduzione… come una vacca(femmina bovina).

meditiamo.

le foto di ReMeron   10 comments

sono b(u)ono come
la Salamella
(piccantella)

arrosto mistico foto di R M

 

vino mistico… come dice zio Jim   7 comments

come…

come posso dormire?

ridotto
veramente male
a quest’ora…
gesasdfx6

(in compenso sono un autoproclamatosi
BlogAutore… e non è poco rispetto a voi teppaglia)
ihihihihihihi!senza gif coadiuvanti…

c’è gente che fa numeri;
io faccio
miracoli..
prestigiatori ah ah ah ah!
mestieranti
improvvisati…
io sono già storia
(cartelle cliniche sterminate, per non parlare
della mia presenza incombente)

voi croni(ca)storia;
quella spicciola
giornalistica
dell’oggi e del semmai…


…sia(e)te veramente esistiti(?).
(non è l’incertezza nel congiuntivo
ma nel considerarvi presenti[o viventi]…)

(il mio cuoio capelluto puzza d’ascelle,
io posso
permettermelo… domani mi
alzerò alle 16.00 alle 17.00 dalla psicologa ASL!!
 impiegato/a me la suchi… non so se rende l’aforisma..)

Un aforisma non ha bisogno di esser vero,
ma deve scavalcare la verità.
Con un passo solo
deve saltarla.
Karl Kraus

io la salto la vostra (verità),
con un passo solo,
perchè la vita mi ha morso;
zoppico!


(ogni cosa che dico,
faccio, cago
è arte
non posso farci niente
se sono così estremo,
morirò prima indubbiamente,
d’altronde ti somiglio
pinocchia/o ma; non ho
una data di scadenza predefinita
sono un cyborg
e non un replicante…

metafore   Leave a comment

quando ti dico: "me la suchi"*
non significa che tu debba
necessariamente
succhiarmi il cazzo,
è più una metafora,
una figuratività-retorica
per esprimere
di rimbalzo
il fatto che
"me rimbarzi"

*è l’inverso quando dico che me rimbarzi

post a tempo determinato(l’unione fa la forca)   21 comments

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questo post rispetta un linguaggio appositamente "aulico" e raffinato
per venire in contro alle necessità parodistiche dei blog che mi
satireggiano in maniera sub-elementare.
un po come dire: l’oca che fa il verso all’aquila…
si può fare, magari in gruppo, ma è difficile…
molto.

          puking

e buon lavoro.

       

p.s.
la zingara, stamane, mentre suo figlio (nano altezza pube)
mi ravanava nelle tasche(vuote^^)
m’ha detto: "che belli capelli hai, neri neri, no tutti capelloni sono belli, tu sei(la sufficienza?..),
devi tagliare 1 cm ogni luna piena, così sempre bello e forte".
poi è sparita dietro la siepe.

ma
non ho capito,
"bello e forte" il capello
o il Remeron Channel in tutta la sua fiera
sansoniana intierezza ?

leggimi la mano piano che prendo appunti,
ma non son mancino!!
che poi non si leggeva la sinistra?
Zingara!!!
perchè sei sempre così
enigmatica?

 

checcazzodicose
Hdono…

http://www.boxstr.com/templates/default2/images/icons/player.swf

Posted October 22, 2008 by werewolf350 in ah ah ah ah, aito, alter ego, suicidi di massa

ricicliamoli   Leave a comment

riciclabile
non aggiungerei altro…
se non fosse per…
riciclabile 2
…il fratello"spiritato"
di Regan Teresa MacNeil…


chiamate l’esorciccio!!!igormu0

Posted October 18, 2008 by werewolf350 in 3° tipo, 4° reich, agnelli, aito

  8 comments

non ho mai pensato alla donna come ad un traguardo conteso o ad una valvola da sostituire nel mio tv cerebrale, un transistor emozionale da implementare nel terminale corporeo, una batteria di riserva, un viatico per affrontare l’infinito(presente) un’aspirina, una vitamina c, un prozac, un caffè(solo qualche volta lo giuro!) una metà del mio prezioso costato, una costata, una bisteccona, una manza…
ho sempre immaginato la donna come una persona, un essere
al quale preferisco non pensare.

(fermo biologico)   9 comments

vendo ricci di mare pescati con le bombe
(atomiche)

ho perso l’anima nella metropolitana
seduto affianco a un pellerossa
affianco a un pellerossa

mi muovo perpetuo
nella polaroid scolorita