vuoi sapere se sto bene?
sto bene
vuoi saper se sto male?
sto anche male
vuoi sapere se sto medio?
in medio stat virtus
non sono virtuoso
ma pernicioso
pericoloso
iroso
collerico
ombroso
tellurico
un bluf
sono un bluf.
Archive for the ‘sudario’ Category
sporadicamente Leave a comment
amo solo ciò che non posso Leave a comment
fregare gli dei Leave a comment
va tutto bene, ieri ho fumato delle sigarette, oggi mi fa male la gola, oggi, avevo puntato tardi la sveglia perchè ho scoperto d’essere un gufo, da qui il mio pensiero divergente, sono nato alle 13.00 il mio orologio interno inizia a contare dalla tarda mattinata, anni ed anni passati a forzare il mio destino biologico, ora ne sono cosciente, ma mi sveglio comunque alle 8, da solo, la sveglia alle 9 non ha senso, devo ricominciare ad andare a letto tardi, perchè è dopo mezzanotte che inizio a produrre mentalmente libero, sono sintonizzato con gli orari della rai, la cultura, dopo mezzanotte, quando il brulicante popolo di primordi è a nanna, ma in questa città non c’è una vita notturna, tranne i soliti "Pub" improbabili cloni caserecci dei Pub Irlandesi, dove passare il tempo significa bere litri di birra in compagnia di immondi studentelli con pus cerebrale, e in questa casa che puzza d’impiegato statale andato a male, di passati remoti che trasudano aridità dagl’intonaci, in quest’atmosfera controllata popolare dove la cosa più aristocratica è la serratura di ottone lucidato del cancelletto… in questo antro che tra qualche mese condividerò con dei poveri impiegatucci, troppo umani, legati all’orario di servizio, alla sveglia, all’auto, cosa ci faccio di notte, come?
L’ambiente, ti condiziona, è da 6 mesi, 6 anni che voglio andar via di qui, dall’attimo dopo esserci entrato, ma questa casa è un morbo, un mostro fagogitatore d’intenti che si è attaccato alle mie ossa, e che non posso, non so arrestare, non ora, senza cuore, senza (amore?).
Non mi è ancora apparso in sogno il trasloco, ma sarebbe lecito, tutta una serie di pacchi e pacchetti da spedire in Puglia, dove altre 3 o 4 case cadaveri mi stanno aspettando, dove i miei ricordi impolverati dormono sotto la muffa, di fianco ai miei genitori mummificati ed al cane imbalsamato, congelati dalla mia assenza vitale e poi ripartire, senza l’enorme peso delle stratificazioni, in un altra città, un altra casa, altre persone, (altre emozioni, nuovi ricordi) qui ormai sono stati tutti censiti, estimati, catalogati ed archiviati da una furiosa selezione sovrumana, la mia.
n.b.
il mio apparente disprezzo per il cartellino e la categoria impiegatizia è figlio di un pensiero divergente, va aldilà di qualsiasi forma di razzismo sociale o gerarchico, rispetto la gente che lavora, l’impiegato, l’operaio etc, ma non siamo compatibili a nessun livello; divergiamo, io sono una mente, voi dei corpi, tutto qui, siete più completi di me, Deleuze diceva: "noi siamo un corpo, non abbiamo un corpo, in quanto noi non siamo" e siccome io sono, non potrei essere che spirito, dato che la greve carnazza siete voi.
rapporti Leave a comment
mi travestirò da letturista coi baffoni e verrò a leggere il contatore a casa tua. Non mi riconoscerai minimamente, osserverò attento le tue reazioni, appuntandole subito sul taccuino, con parole adatte, racconterò tutti i tuoi cambiamenti, le armoniose evoluzioni, la tua voce, il tuo odore, farò uno schizzo dei tuoi occhi, il nasino, i fianchi, il tuo sorriso, ne conserverò morboso i ricordi e una volta tornato a casa guardandoti nell’ affettuoso collage, meticolosamente composto, dirò:
vammorìammazzata!
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avevo un appuntamento medico! me lo son scordato…
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dannatamente è anche troppo, tristemente è più appropriato
agnellone (pasqua è finita!) Leave a comment
oddio… sono invaso dai fans degl’Afterhours, vi prego, risparmiatemi. Se amate quel che scrive Agnelli, non potrete mai comprendere quel che creo io, capisco che soffriate tutti tantissimo, per questo vi volglio bene, la mia empatia… resterò eternamente un mistero per voi, e forse è questo il fascino, è quì dove s’infittisce il groviglio che vi ritrovo tutti ad attendere una delle tante verità da supermarket alle quali siete abituati, Picasso diceva che l’Arte è una Bugia, quì la verità pena, andate a bussarla più avanti, andate a mangiare gli agnelli piccole iene…
lacrime oggi Leave a comment
ieri stavo bene ieri,
ed oggi, cos’è?
oggi l’ironia è
un soffione ch’è volato via,
oggi il sorriso
beffardo non balena sul mio viso
e nel mio armadio stridono rumor di ossa,
non posso aprire chissà chi potrebbe entrare,
potrebbe uscire,
oggi vorrei fumare,
oggi vorrei star male oggi…
cerco una scusa da deficiente,
un dolore per non far niente,
un rumore per non dormire
una canzone una melodia
una scatola in cui chiudere
l’anima arida mia…
mia
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più vivo su questa piattaforma e più mi rendo edotto che i post più commentati non sono i più interessanti, non sono i più ben scritti, i più creativi, istintivi, decadenti, trash, intuitivi, erotici, porno, ma semplicemente post, di blog, di donne. I commentatori miriadi di onanisti allupati camuffati da pseudointellettualoidi con veramente poco poco da dire (fate piangere), senza considerare chi scrive i post, un coro di voci mute che all’unisono stonano una nenia funebre… siete delle merde viventi. (e state morendo nella vostra decadente casa elettromagnetica). Alito, pulisco gli occhiali e concludo.
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più vivo su questa piattaforma e più mi rendo edotto che i post più commentati non sono i più interessanti, non sono i più ben scritti, i più creativi, istintivi, decadenti, trash, intuitivi, erotici, porno, ma semplicemente post, di blog, di donne. I commentatori miriadi di onanisti allupati camuffati da pseudointellettualoidi con veramente poco poco da dire (fate piangere), senza considerare chi scrive i post, un coro di voci mute che all’unisono stonano una nenia funebre… siete delle merde viventi. (e state morendo nella vostra decadente casa elettromagnetica). Alito, pulisco gli occhiali e concludo.